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Recensione Netflix "Full Swing": Pro Golf Doc manca di una spinta forte

Jul 04, 2023

L'obiettivo era ricreare la magia di Formula 1: Drive to Survive, ma i produttori non sembrano trovare le stesse emozioni.

Illustrazione: Melanie Lambrick

Il golfista medio impiega alcune buche per iniziare. E anche Full Swing, la nuova serie in uscita il 15 febbraio dai creatori del successo di Netflix Formula 1: Drive to Survive, inizia lentamente. Si apre delineando l'amicizia e la rivalità delle giovani superstar Jordan Spieth e Justin Thomas. L'episodio, “Frenemies”, mette in mostra la vita di un golfista professionista e la decadenza che comporta, mostrando la coppia nella cabina di un jet privato, mentre bevono birra e si prendono in giro a vicenda. Sono competitivi, ma la rivalità sembra oscurata dal cameratismo. Questi ragazzi sono un po' troppo educati per fare una televisione interessante.

Ma nel quarto episodio, che si concentra su alcuni nomi minori, lo spettacolo inizia davvero a trovare la bandiera. Non tutti i giocatori provengono da un ambiente benestante; per coloro che lottano per guadagnarsi da vivere giocando, la posta in gioco è più alta. Ciò che emerge negli otto episodi è l'incredibile capricciosità di questo sport: una vittoria certa può trasformarsi in una sconfitta dolorosa e il destino di un giocatore cambia in ogni swing. Frazioni di pollice possono alterare interi risultati e vite.